I riti funebri nell’antica Grecia erano molto complessi e ricchi di significato. Riflettevano infatti le credenze religiose e culturali di quel periodo storico. Non è un caso se in molte opere dell’antichità, dall’Iliade alle tragedie di Euripide, gli autori hanno deciso di dedicare grande spazio proprio a queste ritualità. Attraverso queste pratiche, i greci onoravano i loro defunti e gli permettevano un giusto passaggio verso l’aldilà.
La preparazione del corpo
I riti funebri nell’antica Grecia iniziavano con una prima parte costituita dalla preparazione del corpo del defunto. Questa fase prende il nome di prothesis. Durante la cerimonia, il corpo veniva lavato con cura e unto con oli profumati. Successivamente, al defunto si facevano indossare abiti eleganti e veniva messo su un letto funebre nella propria casa. Come accade ancora oggi, a quel punto, amici e parenti si riunivano ed esprimevano il dolore per la recente scomparsa attraverso lamenti e canti funebri. Quella della prothesis era un momento fondamentale per preparare il defunto al suo viaggio verso l’aldilà.
Il corteo funebre nella Grecia Antica
Il secondo momento chiave dei riti funebri nell’antica Grecia era il corteo funebre. L’ekphora, così veniva chiamato, iniziava all’alba, quando il corpo del defunto veniva trasportato dalla casa al luogo di sepoltura. Il corteo era accompagnato da familiari, amici e spesso vi prendevano parte anche musici che seguivano il percorso suonando strumenti a fiato. L’ekphora non era solo un modo per onorare il defunto, ma anche per offrire il supporto della comunità ai familiari in lutto e condividere con loro il dolore della perdita.
La sepoltura e le offerte nei riti greci
I riti funebri nell’antica Grecia si concludeva con la sepoltura a cui facevano seguito le offerte votive. Nella cultura greca infatti l’anima del defunto avrebbe raggiunto l’aldilà solo se il corpo fosse stato sepolto in modo corretto. Le sepolture avvenivano in tombe sotterranee o in tumuli. Dopo che il corpo era stato sepolto, i familiari e i cari lasciavano offerte sul luogo della sepoltura: cibo, bevande, oggetti personali. Tutti questi doni avrebbero aiutato l’anima nel viaggio verso l’aldilà. Ovviamente la memoria dei propri cari defunti non si concludeva con il rito funebre vero e proprio, ma periodicamente si svolgevano rituali di commemorazione che ne mantenevano vivo il ricordo garantendo all’anima della persona defunta di rimanere senza problemi e difficoltà nell’aldilà.
I riti funebri dell’antica Grecia erano quindi un insieme di pratiche molto complesse che se eseguite correttamente garantivano alla persona defunta un viaggio sereno verso il mondo dei morti e alla comunità dei suoi cari di mantenere vivo il ricordo, oltre che di superare insieme il difficile momento del lutto.